In questo articolo ti spiegheremo cosa si intende per errore medico, chi sono i soggetti…
Era gia’ malata di tumore e mentre stava andando in bagno cadde e si fratturo’ il femore destro. Dopo un intervento nel reparto di ortopedia di Villa Sofia, a Palermo, pero’, si ritrovo’ con due protesi: una per ciascuna gamba, anche quella sana. E’ quanto accaduto a G. M., 70 anni, deceduta un mese dopo l’operazione a causa del cancro. Adesso la Corte d’ Appello, ha confermato la condanna a un anno (pena sospesa) per l’allora primario del reparto di Ortopedia, C. C., accusato di falso: secondo i magistrati, infatti, per nascondere il fatto di essere intervenuto inizialmente sulla gamba sbagliata, avrebbe taroccato la cartella clinica della paziente.
I giudici – esattamente come era accaduto in primo grado – hanno anche confermato il diritto al risarcimento dell’azienda Villa Sofia-Cervello. La famiglia, invece, e’ gia’ stata risarcita per i danni dallo stesso ospedale. La vicenda risale al 19 settembre 2012, quando M.M., gia’ sofferente per il tumore e ricoverata alla Medicina dell’ospedale Cervello era caduta in bagno. I medici decisero di trasferirla all’Ortopedia di Villa Sofia per sottoporla ad un intervento. Il 21 settembre, pero’, la paziente usci’ dalla sala operatoria con due protesi, una alla gamba destra e l’ altra a quella sinistra. Per la Procura (l’ inchiesta, partita da una denuncia anonima, era stata coordinata dal sostituto Gianluca De Leo), i medici avrebbero operato la donna alla gamba sbagliata e poi avrebbero cercato di rimediare in corsa.
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