In questo articolo ti spiegheremo cosa si intende per errore medico, chi sono i soggetti…
Hai subito un’operazione che ti ha lasciato una brutta cicatrice? Trovi che la tua vita sociale risenta di questo danno estetico? Ti chiedi se hai diritto ad un risarcimento?
Devi sapere che puoi denunciare il danno che ti è stato provocato, tenendo conto che il danneggiamento estetico rappresenta una sottocategoria di danno biologico. In questo articolo cercheremo di far chiarezza sulla questione.
Le conseguenze estetiche di un intervento chirurgico non sono oggettivamente calcolabili; le ripercussioni nella vita personale del paziente variano di caso in caso. Per fare un esempio molto facile: una giovane modella per la quale l’aspetto fisico è una risorsa fondamentale per il proprio lavoro, avrà conseguenze di un danno estetico di maggior entità rispetto a quelle di un anziano pensionato.
Ma procediamo gradualmente: capiamo a cosa corrisponde tale categoria, come calcolare questi danni e il conseguente risarcimento.
Pensi di essere vittima di sfregi post-chirurgici? Ecco cosa puoi fare
Calcolo danno estetico
Esso rientra nella casistica dei danni biologici a tutti gli effetti e rappresenta un cambiamento peggiorativo dell’aspetto esteriore del paziente; si riferisce generalmente a tutto il corpo, ma in particolare al volto.
Lo sfregio per eccellenza è una cicatrice.
Nei danni estetici rientrano anche quelli relativi ad inestetismi cicatriziali, ma per verificare e quantificare questo tipo di danno occorrerà attendere almeno un anno dall’evento, poiché è nella lunga durata che si può valutare lo stato del tessuto cicatriziale, tale da poter eventualmente eliminare la cicatrice.
Uno sfregio sul volto può essere provocato da un incidente stradale, da una bravata o da una disattenzione di terzi. Dunque quando tale danno è presente, più o meno gravemente, deve essere risarcito. Esiste la possibilità di rivolgersi allo Sportello Legale Sanità e di godere di una tutela legale gratuita.
Nella tabella emessa dal Ministero della Salute il punteggio per i danni estetici varia da 1 a 9 ed essi sono vagamente suddivisi tra “pregiudizio complessivamente lieve” e “pregiudizio complessivamente da lieve a moderato”. In tale tabella sono del tutto ignorati fattori circostanziali (come età, sesso, attività lavorativa, stato fisico precedente l’evento, ecc.), mentre prima abbiamo sottolineato la relatività dell’entità del danno d’immagine. Per ovviare alla generalità del decreto ministeriale, sono state allora create delle griglie che aiutano i professionisti a calcolare il punteggio appropriato per i singoli casi. Una di queste soluzioni è la Calcagni-Ronco che considera cinque variabili oggettive.
Risarcimento danno estetico
Sempre più persone ricorrono alla medicina estetica per migliorare il proprio aspetto, cercando di porre rimedio ad un difetto esteriore che reputano invalidante. Può capitare che il risultato non solo sia deludente, ma addirittura peggiori la situazione producendo segni ulteriori. Come agire in questi casi?
Innanzitutto bisogna denunciare il medico responsabile. In secondo luogo, il danneggiato otterrà il risarcimento sia del danno patrimoniale che di quello non patrimoniale. Il primo consiste nel rimborso dell’operazione, dell’intervento riparatore (se il danno dovesse essere risolvibile) e della degenza; mentre il secondo corrisponde al danno biologico e l’importo è quantificato in relazione ai danni morali ed esistenziali. Il danno estetico viene dunque risarcito come una componente del danno biologico.
Danni estetici? Rivolgiti a noi
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